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Un gene che distrugge il tumore



Si chiama P53 il gene che causa la regressione tumorale. Lo riferiscono alcuni ricercatori che hanno pubblicato l’articolo su Nature online 2007.



Il P53 di solito impedisce la proliferazione in risposta a danni del DNA, sua deregolazione o oncogeni mitogeni: quando il gene subisce una mutazione la proliferazione e la longevità cellulare subiscono un aumento. La mancanza di attività P53 promuove anche l'instabilità genomica e la resistenza ad alcuni agenti chemioterapici. Infatti l'inattivazione del gene oncosoppressore P53, causata di solito da mutazioni, è uno dei modi in cui può iniziare lo sviluppo di un tumore: due diversi studi hanno presentato dati a supporto di un effetto curativo del ripristino della normale funzionalità di questo gene. Il ripristino della sua normale attività, anche solo per un breve periodo, causa infatti la regressione tumorale. In base al tipo di tumore, il P53 riattivato può causare apoptosi, diminuzione della proliferazione o senescenza cellulare. Le strategie farmacologiche volte a ripristinare la funzionalità del P53 potrebbero eliminare i tumori sostenuti dalla sua inattivazione.

06/02/2007

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